Monastero San Benedetto alle Cannavine
Del piccolo cenobio si distingue bene solo il perimetro di due edifici di modeste dimensioni: probabilmente quello più grande può riferirsi alla chiesa. Doveva trattarsi di un piccolissimo convento, molto simile ad una laura: alcune cellette raggruppate intorno alla chiesa e forse intorno ad un altro edificio comune, del quale scorgiamo i resti a poca distanza. La prima notizia storica su San Benedetto alle Cannavine è del 23 marzo del 1274, quando il Vescovo aprutino Rainaldo concedeva a Sant'Angelo in Volturino e alle sue dipendenze l'esenzione dai diritti episcopali e permetteva di trasferire il cenobio di "San Benedetto in San Flaviano" nella località Cannavine. Nel 1686 i beni della chiesa di San Benedetto passano alla chiesa parrocchiale di Macchia da Sole. Sicuramente la conventualità si estinse in questo piccolo cenobio nel XV secolo, con la decadenza di Sant'Angelo in Volturino. Secondo la tradizione locale una delle campane della chiesa di Macchia da Sole, risalente come quella di Santa Maria Maddalena alla seconda metà del '400, apparteneva alla chiesa di San Benedetto alle Cannavine.
E. Micati "Carsa Edizioni"
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