Citata come già esistente al 1153 dal vescovo Marini (1779-1813) che trascrive “l’elenco delle chiese della Diocesi di Rieti” risalenti agli anni 1397-98, la chiesa subì, dopo il terremoto del 1703, notevoli interventi strutturali. Restano comunque visibili le soluzioni quattro-cinquecentesche che hanno arricchito la struttura originaria. Lo spazio interno è costituito da tre navate che si riuniscono in un corpo centrale ottagono nella zona presbiteriale, che si alza con un alto tamburo fino alla cupola, sotto la quale si trova il ciborio, in legno intagliato e lavorato con la tecnica della doratura del XVI secolo. Intorno al corpo centrale ottagono si aprono due cappelle dedicate a Sant’Agata e a S.Antonio Abate e una cappella settecentesca dedicata a S. Giuseppe. All’abside sono addossati la sacrestia e il campanile a pianta quadrangolare.
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