Già riportata nel registro delle Chiese della Diocesi di Rieti nell’anno 1398. È stata distrutta e ricostruita nello stesso posto nel 1961, ma in modo diverso. Sulla facciata della chiesa c’era un balcone da cui il sacerdote esponeva le reliquie dei Santi alla popolazione. La chiesa vecchia aveva cinque altari e le colonne a tortiglione e il soffitto a cassettoni in legno, decorato e dipinto. All’altare centrale c’era San Silvestro; al secondo altare a sinistra c’era la Madonna delle Grazie, una tavola lignea, rappresentante Maria in trono con il Bambino in braccio benedicente, che regge con la mano sinistra uno specchio. In basso, inginocchiata, una piccola figura che è il donatore. La tavola è stata attribuita da Federico Zeri ad un pittore abruzzese e datata intorno al 1250-1270. La Madonna presentava sulla testa una corona metallica, finemente cesellata con i gigli della casa D’Angiò, che purtroppo è andata perduta. Secondo Zeri, la Madonna di Sivignano è uno dei pochi casi in Italia di dipinto non direttamente eseguito su tavola, bensì su un foglio di pergamena, lucidata e lustrata con una preparazione, e poi dipinta con la tempera. Oggi è conservata al Museo nazionale dell’Aquila, sezione Arte Sacra.
Amministrazione Comunale
Dove si Trova