Era già nota intorno al Cinquecento, anche se l’attuale assetto risale al 1755 sotto il regno di Carlo III di Borbone, come si può leggere sulla lapide posta al di sopra del portale. Su di essa è infatti inciso: “D.O.M. (Deus Optimus Maximus)/ Regnante fortissimo Principe Carolo Borbonio/ Utriusque Siciliae et Hierusalem optimo rege/ religionis et justitia fautore p.p.(patre patriae)/ Virginis Mariae Immaculate Conceptioni/ sacrum opus dicatum/ regali minificentia constructum/ familia divi Francisci Minorum de Observantia/ et fratres/ pro gratitudinis munere/ posuere/ A.D. (Anno Domini) 1755”. La facciata è disadorna e termina a coronamento piano. L’interno è a navata unica e contiene cinque altari lapidei con decori in stucco di stile rococò. Del limitrofo convento dei Frati Minori detti Zoccolanti resta davvero poco, ma sotto le fatiscenti arcate del chiostro sono riprodotti alcuni stemmi nobiliari settecenteschi.
F. Mosca "PaesiTeramani.it"
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