E' una piccola chiesa rurale dedicata all'Immacolata Concezione conosciuta per via di una icona dell'Immacolata lì presente ancor prima del 1664, che ha poi dato il nome alla contrada. Il modesto edificio, sopraelevato rispetto al piano stradale, presenta copertura a capanna ed ha un semplice portale ad architrave piano con due finestrelle quadrate ai suoi lati. Queste caratteristiche architettoniche fanno risalire al Cinquecento l'epoca della sua costruzione. L'interno ha un'unica piccola aula sulla cui parete di fondo, quella dietro l'altare è un affresco raffigurante la Madonna con sul capo la corona di dodici stelle e di lato i simboli mariani della scala e della stella. Inginocchiati ai suoi piedi due santi, identificati dalla tradizione in S.Emidio, vescovo di Ascoli (quello col pastorale) e in S.Bernardo (l'altro col piviale). Una tradizione locale vuole che alcuni giovani aristocratici, nel recarsi a caccia nella Valle del Tronto, avrebbero udito una voce di rimprovero al loro turpiloquio. Colpiti dall'evento inspiegabile, attribuirono la voce alla Vergine e nel punto in cui l'avevano udita costruirono una chiesetta. Nel tempo sono stati eseguiti vari rifacimenti, di cui uno nel 1831 e un altro nel 1851. Nel 1859 venne posta nel piccolo campanile a vela l'attuale campana che reca l'immagine dell'Immacolata.
F. Mosca "PaesiTeramani.it"
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