Palombaro

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Festa San Domenico Abate

Anche a Palombaro la sacra rappresentazione avviene in piazza, su di un apparato scenico che evoca un bosco e che il più delle volte si riduce ad un rudimentale palco provvisto di rami di albero e frasche. La storia è sempre la stessa: la famiglia si reca al lavoro, il marito mostra la sua autorità assumendo un comportamento arrogante e dispotico verso la donna, anche durante la scena della colazione che suscita l'ilarità e il divertimento degli spettatori; il lupo approfittando di un momento di distrazione della moglie rapisce il neonato dalla culla, tenendolo stretto tra le fauci, i genitori, dopo un primo momento di confusione e smarrimento, invocano a grandi gesti la protezione del Santo, ma la scena del miracolo rappresenta in modo più esplicito che altrove, il punto di contatto tra la liturgia e la religiosità popolare. Infatti è esattamente a quel punto che la processione condotta dal clero e che reca, oltre le reliquie, anche l'antica statua di San Domenico, si ferma dinnanzi al palco, entrando nella sacra rappresentazione ed assumendovi una partecipazione attiva. Il particolare poi che sia ancora sentita la credenza popolare, secondo la quale il piccolo attore che inpersona il bambino miracolato sarà sottoposto tutta la vita alla protezione salvifica del Santo, connota l'evento di motivi offertori e votivi, altrove perduti.
M. C. Nicolai "Rivista D'Abruzzo"
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