Rapino

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Le Verginelle

Si tratta di una spettacolare processione durante la quale le bambine del paese vestite di bianco e con gli abiti ornati di monili d'oro si recano alla chiesa campestre della Madonna del Carpino, dove si commemora una ierofania arborea della Vergine. La caratteristica della tradizione sta nella quantità dei gioielli indossati dalle bambine, che in questa occasione esibiscono gli ori di tutti i componenti della famiglia e spesso anche quelli di amici e conoscenti che ritengono che sia di buon auspicio prestare i gioielli alle verginelle durante la processione. La festa, che rientra nel culto tributato alla Madonna nel mese di maggio presenta, anche nella formalizzazione sincretica attuale, aspetti molto antichi e valori simbolici di grande interesse. Qualche studioso ha anche ipotizzato, con sufficiente attendibilità, che nel santuario di Rapino si esercitasse a scopo propiziatorio la prostituzione sacra, cosa del resto piuttosto frequente nei templi dedicati alla Grande Madre. La presenza delle bambine ornate di oro e gioielli, oltre a richiamare i caratteri plutonici del rito, fa pensare anche a cerimonie destinate ad impetrare la presenza dell'acqua, di cui l'oro è un chiaro simbolo mitico, acqua che nel mese di maggio ha un peso fondamentale e determinante nella produzione agraria.
M. C. Nicolai "Rivista D'Abruzzo"
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