San Salvo

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Le Some

I festeggiamenti per San Vitale, che ricorrono il 27 e il 28 aprile, hanno a San Salvo un singolare e piacevole inizio che coinvolge già dai primi di aprile i Procuratori e l'intera popolazione. Per tempo, infatti, i deputati cominciano a girare per le campagne e per le case allo scopo di raccogliere il grano che servirà per le Some. Il nome, che indica una antica unità di misura, corrispondente di solito alla capacità del basto con cui venivano caricati gli animali da trasporto, definisce anche il corteo con il quale il 20 aprile i devoti di San Vitale conducono a macinare al mulino il grano raccolto durante la questua. Si tratta di una festosa processione di carri, e in tempi più recenti di trattori, addobbati con nastri e con fiori che all'andata reca i sacchi di grano e al ritorno quelli di farina che vengono scaricati nella piazza principale del paese, dove in un attiguo locale, appositamente predisposto, le donne provvedono ad impastare le sagne e a cucinarle in enormi caldaie di rame. La festa continua con un banchetto collettivo a cui partecipano tutti gli abitanti e ha un seguito, per quanto riguarda i significati cereali ed agrari ad essa connessi, con la distribuzione del taralli benedetti di San Vitale che avviene il 28 aprile.
M. C. Nicolai "Rivista D'Abruzzo"
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