Questa ci appare nel rifacimento effettuato all’inizio del XV secolo; nel 1926 il parroco dell’epoca don Flore De Francesco curò un importante restauro. La chiesa ha copertura a capanna ed il semplice portale in laterizio è sormontato da una lunetta contenente un bel mosaico in ceramica. Poiché il portale dà in una stradina stretta, subito a ridosso di altre abitazioni, l’ingresso in chiesa è di norma effettuato da una porta laterale che dà invece su un più comodo slargo. Sulla parete posteriore dell’edificio si appoggia una possente torre campanaria che ospita due campane e termina con una guglia. L’interno è a tre navate divise da archi a tutto sesto che poggiano su due colonne esagonali; l’arco centrale, che segna l’accesso alla zona presbiteriale, è invece ogivale. La pala dell’altare settecentesco è costituita da una grande tela raffigurante l’Ultima Cena. Al di sopra dell’altare c’è un bellissimo soffitto ligneo barocco dipinto con motivi pittorici alternati e reca al centro la figura dell’Onnipotente. L’intera chiesa è coperta con capriate in legno a vista che sorreggono file di mattoni dipinti. Alle pareti resistono ancora evidenti tracce di affreschi rinascimentali. Vi si conservano due belle acquasantiere in pietra lavorata, di cui una con piedistallo.
F. Mosca "PaesiTeramani.it"
Dove si Trova