La Panarda

Nel mese di luglio, grazie al Sestiere di porta Manaresca, riaffiora nella cultura gastronomica cittadina, ed in un momento assai significativo come è appunto quello della Giostra Cavalleresca di Sulmona, l'antico banchetto denominato Panarda. Questa parola, di origine incerta e derivante forse dall'unione di "pane e lardo", si riteneva, a torto, coniata verso la fine dell'800 da Edoardo Scarfoglio, in occasione di un pantagruelico banchetto offerto nel proprio palazzo di Paganica a Gabriele D'Annunzio, Matilde Serao, Francesco Michetti ed altri illustri personaggi. Per Panarda si intende dunque nella nostra cultura alimentare un grande banchetto allestito nel corso del "cilco dell'anno e dell'uomo" in occasione di particolari ricorrenze festive, come il matrimonio, l'uccisione del maiale, la trebbiatura del grano ed anche di eventi gioiosi come appunto la festa di un Sestiere, dove la Panarda svolge una grande funzione di aggregazione e di rinsaldamento dei vincoli fra tutti gli appartenenti al gruppo sociale e di far conoscere anche fuori del territorio regionale questa particolare tradizione tipicamente abruzzese. Il numero delle portate non è fisso, queste possono essere 19 oppure 24.