Secondo la tradizione, i francescani giunsero a Balsorano nel XIII secolo, formando una prima comunità quando S. Francesco era ancora in vita. Non si hanno notizie documentarie che consentano di avvalorare o meno tale credenza, ma importanti informazioni sono riportate nella relazione innocenziana. Il documento seicentesco ricorda che nel 1303, per concessione del papa Benedetto XII, i frati ricostruirono l’antico complesso: la chiesa assunse la pianta a navata unica con il coro e una cappella voltati a crociera; il convento fu realizzato ad un solo corpo. Negli anni Settanta del Trecento l’insediamento era sicuramente ben noto alla comunità francescana, dato che è inserito nell’elenco delle fondazioni stilato da Paolino da Venezia, conosciuto come Provinciale Vetustissimum. Nel XVII secolo, per volontà del papa Innocenzo XI, il complesso passò dai Francescani ai Riformati, che ne presero pieno possesso nel 1678. A seguito del devastante terremoto che nel 1915 investì la Marsica, il convento andò completamente distrutto; subito dopo fu ricostruito in forme moderne, senza poter conservare traccia delle antiche strutture, ma all’interno fu possibile ricollocare l’altare maggiore di marmo con paliotto decorato a madreperla dei primi del Settecento, un bel crocifisso del 1725 e la statua lignea raffigurante S. Pasquale, datata al XV secolo, che ancora oggi testimoniano ai visitatori la lunga storia del convento.
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