Durante la festa è uso sorteggiare un montone, allevatoi per l'occasione, a ricordo della novella di "San Camillo e Martino" che parla di un agnellino trovato lungo la strada per la C.da Pubbliconi, accudito amorevolmente dal Santo. L'agnello fu successivamente ucciso e mangiato da alcuni muratori presso la Calcara ma il Santo lo fece risuscitare da dentro la fornace, entro cui erano stati gettati i resti. Durante la festa ha luogo una processione con la statua del Santo dal centro urbano sino a questa località.
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