Convento San Giovanni da Capestrano

Inviato papale negli Stati tedeschi per ricondurre in seno alla chiesa il movimento eretico degli Ussiti, il 22 luglio 1446 a Belgrado fu l'anima della vittoria dei crociati sui turchi. Le cronache narrano che sostenne i combattenti per 11 giorni e 11 notti, un'impresa che gli costò la vita. Ammalatosi per la fatica e le privazioni moriva il 23 ottobre nel convento di Ilok, sul Danubio. Del suo corpo si sono perse le tracce, da quando, dopo la morte, i frati lo nascosero per sottrarlo all'ingiuria dei nemici; ma il convento francescano, nascosto tra le colline di Capestrano, conserva amorevolmente molte reliquie e documenti che gli appartennero. La costruzione originaria, in parte rimaneggiata nel ‘700 risale ai tempi del Santo che per erigerla chiese ed ottenne l'appoggio di Jacovella da Celano. La chiesa, preceduta da un portico, conserva sulla lunetta del portale un affresco, datato 1488, raffigurante la Vergine in trono con il Bambino, tra i Santi Francesco e Giovanni da Capestrano. All'interno, di forme barocche, sono notevoli un ricco altare ligneo, intagliato e dorato e una statua cinquecentesca in terracotta policroma, di arte abruzzese, raffigurante il Santo. Nel convento, abitato da una piccola comunità francescana, è possibile visitare una biblioteca museo in cui sono raccolti, autografi, documenti, una bibbia con postille di manto del Santo, paramenti sacri, arredi e un busto argenteo di San Giovanni opera della oreficeria meridionale del XVIII sec.