Monastero San Pietro ad Oratorium

Ricostruita alla fine dell'XI secolo su un precedente edificio appartenente fin dal 752 all'abbazia di San Vincenzo al Volturno, la chiesa di San Pietro ad Oratorium deriva esplicitamente dalla scuola maiellana di San Liberatore. La fabbrica, che utilizza soprattutto la pietra, si presenta con una facciata semplice su cui si apre il bel portale benedettino ornato da un doppio giro di palmette. Ai lati dell'ingresso due bassorilievi rappresentano rispettivamente a sinistra Re Davide e a destra San Vincenzo diacono. Sulla muraglia sono infissi parecchi conci e un bassorilievo recuperati dalla fabbrica precedente, tra cui il celebre quadrato magico. Dell'annesso monastero resta solo qualche traccia. La pianta basilicale è scandita in tre navate chiuse da absidi semicircolari. L'interno assai rigoroso nella sequenza degli archi a punto pieno sostenuti da pilastri è illuminato dalle strette monofore dell'abside e da altre modeste aperture delle navatelle. Nella zona presbideriale, appena rialzata si staglia il ciborio duecentesco di insolita leggerezza, alle cui spalle si apre il grandioso affresco absidale di contenuto escatologico in mezzo al quale troneggia la Maestà di Cristo.