Porta il nome della valente famiglia di artigiani, maestri dell'arte lignea nativi di Pescocostanzo. Deve l'aspetto attuale a interventi ottocenteschi, ma conserva, su una finestra del prospetto retrostante, la primitiva data di costruzione 1564 e l'iscrizione: OBLIVIO CONTUMAELIAE MEDELA - L'oblio è il rimedio all'offesa. Il palazzo è stato anche sede di una scuola di filosofia, teologia e diritto canonico, istituita dagli ecclesiastici della famiglia.
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