Il parroco benedice in chiesa i bambini che non hanno ancora ricevuto la Prima Comunione. Benedizione dell'acqua e di tronchetti in legno offerti dai cittadini prima di accendere il fuoco su due grandi alari ("capefoche"). Successiva distribuzione ai cittadini dei "tezzone" residui e di acqua benedetta per ogni evenienza (morte, calamità naturali ecc.). I tizzoni venivano conservati sul camino di ogni famiglia unitamente a un pupazzo in pasta di pane ("San Martino"), che si rinnovava ogni 11 novembre. Alcuni, per devozione, bevevano l'acquasanta. Dopo cena, si celebra una messa solenne e si sciolgono le campane. Prima dello scioglimento, si invitano i fedeli alle funzioni religiose usando attrezzi in legno che, in sostituzione delle campane, provocano un rumore di richiamo. Tali attrezzi sono detti "j scurdione" e "tric-trac".
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