La sua costruzione risale alla fine del Cinquecento quando, poiché l’immagine della Madonna vista piangere per alcuni giorni richiamò un gran numero di devoti, vennero raccolte numerose offerte in danaro, tali da risultare sufficienti per la costruzione della chiesa. La facciata è a coronamento mistilineo con un grande portale in pietra ad architrave piano con timpano e cornici modanate. Al di sopra di questo è un finestrone quadrato a dar luce all’interno ed in alto sinistra, su sei mattoni non consecutivi si legge “IHS / Maria / D.R. ME / S.M.F. / MPF / 1637”. L’interno è a croce latina e l’incrocio delle due navate è sormontato da una caratteristica cupola, mentre l’Altare Maggiore barocco, restaurato nel 1987, è collocato nell’abside. La cupola è una delle più grandi della provincia di Teramo; è sormontata da una lanterna ottagonale che ha sulla sommità un globo e la croce. Sulla navata centrale si affacciano otto cappelle con apertura ad arco a tutto sesto, di cui sette hanno un altare ed una ospita un organo a canne datato 1654, mentre su ognuno dei transetti si affaccia una cappella. Nei pressi dell’acquasantiera è la placca con la Croce delle Indulgenze che Papa Leone XIII concesse nel 1901. Lateralmente alla chiesa è un portale in pietra ad architrave piano con timpano spezzato in cui si legge la data 1611.
F. Mosca "PaesiTeramani.it"
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