Barrea

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Porta di Sotto

Porta Dione era l’accesso principale al Paese che consentiva di raggiungere agevolmente le numerose attività artigianali e agricole presenti lungo le rive del fiume Sangro (oggi invaso del lago di Barrea) inoltre, i terreni del fondo valle erano attraversati dal Regio Tratturo importante via di comunicazione con il tavoliere delle Puglie. Conservata meglio rispetto all’Arco di Sopra, sono visibili alcuni segni che fanno pensare a riparazioni: su uno stipite ha delle pietre scure ed antiche, nell’altro e nell’arcata si notano pietre locali bianche non ancora annerite dal tempo. Sulla chiave di volta è scolpita un’unione di due stemmi uno dei quali, quello a tre bande diagonali, rappresenta la casata dei Di Sangro, l’altro non è ancora stato codificato, presumibilmente potrebbe appartenere alla famiglia dei D’Afflitto. Sono ancora presenti i cardini della porta in legno che veniva chiusa per la sicurezza del paese. Racconti popolari affermano che negli inizi del XX sec una porta era ancora visibile. Di fronte la Porta, sulla facciata delle mura vi è un’epigrafe “Avverti che Dio ti vede”, un monito molto diffuso durante il medioevo contro le maldicenze e i comportamenti illeciti.
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