Dopo Sant'Antonio Abate il Santo più popolare è San Rocco protettore della peste e delle epidemie in genere. In Abruzzo, come del resto in quasi tutta l'Italia, molti sono i paesi che il 16 agosto ne celebrano la ricorrenza della morte. Anche Castelvecchio Subequo celebra la ricorrenza di San Rocco, con una festa che, per molti aspetti, si distingue dalle numerose altre che si svolgono nella regione. Essa viene gestita direttamente da una famiglia che è depositaria non solo del tesoro del Santo, ma anche in un certo senso, delle qualità taumaturgiche legate alla sua figura. Da tempo immemorabile i discendenti maschi della famiglia Santini sono i possessori di alcune antiche immagini del Santo che, fino a pochi anni fa, venivano prestate ai malati del paese, o anche a quanti trovandosi in difficoltà materiali o spirituali ne facessero richiesta. A grazia ricevuta il quadro veniva restituito unitamente ad un ex voto, solitamente consistente in un oggetto d'oro, che il capo famiglia dei Santini provvedeva ad aggiungere al cospicuo tesoro del Santo, la cui statua era conservata in una antica chiesa campestre ove restano ancora interessanti affreschi di fattura popolare. Oggi il simulacro è collocato in una cappella laterale della parrocchia e, in occasione della festa, la famiglia Santini provvede a vestirlo con grandi fasce di seta su cui sono cuciti gli oggetti preziosi.
M. C. Nicolai "Rivista D'Abruzzo"
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