Probabilmente settecentesca, oggi ci appare così in conseguenza dei numerosi restauri subiti nel tempo, l’ultimo dei quali avvenuto nel 1952. Ha copertura a capanna e sulla facciata si apre un semplice portale in pietra al di fuori dei canoni abituali nella zona, in quanto ad arco acuto. In facciata è un campanile a vela che sorregge due campane. Su quella di sinistra, più grande, si legge “A fulgure et tempestate libera nos Domine”, mentre su quella di destra è la scritta “Ave Maria Gratia Plena MDCCCLXVIII”. All’angolo posteriore sinistro della chiesa è rimessa in opera una pietra di ammorsamento su cui a malapena si legge “A.D. 1701”. All’interno c’è un’aula unica che presenta copertura con capriate a vista e sono ben visibili i lavori di consolidamento effettuati sulla struttura.
F. Mosca "PaesiTeramani.it"
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