Museo Civico

Vi sono raccolte testimonianze della vita popolare della città di Atri e del territorio, oggetti e manufatti artigianali e campagnoli, in uso negli ultimi secoli, ed in via di estinzione. La raccolta è ordinata a partire dalla coltivazione della vite e produzione vinicola, con strumenti agricoli quali carri, aratri, erpici, gioghi, attrezzi vari per la preparazione del terreno, ed una pressa in legno di quercia di notevoli dimensioni per la produzione dell'olio. La sezione di archeologia industriale è testimoniata da varie macchine: vi è anche una delle prime macchine per la produzione di liquirizia locale e della gassosa, oltre a macchine calcolatrici degli anni 1950 - 1960 ed un'antica filanda. Per quanto concerne la realtà urbana del territorio, essa è documentata dalla ricostruzione di un'antica cucina e due camere da letto con antiche suppellettili ottocentesche, un laboratorio di calzolaio, uno di falegnameria con la presenza di un antico tornio, fino ad una sartoria dove troviamo oltre a vestiti d'epoca con ricami in oro, macchine da cucire, un telaio e un'antica misura a palmi datata 1694. Nella sezione religiosa troviamo immagini sacre a stampa o dipinte oltre ad una piccola statua ottocentesca di San Nicola di Bari, un San Gabriele dell'Addolorata, un Crocifisso in ferro battuto dei primi dell'800 recante i simboli della Passione di Gesù ed una scultura della Dormitio Virginis del sec. XVIII. Vi sono poi testimonianze dell'attività dei ceramisti di Castelli (TE), con la ceramica povera che vanno dal 1700 ai giorni nostri, tra questi vi è una lunga iscrizione e la data "17 luglio 1872".