Troviamo un prospetto monumentale in laterizio pietra viva con otto archi a sesto acuto, incassato nella roccia, da cui fuoriesce acqua limpida di portata perenne. Il manufatto, restaurato nel 1973, fu eretto nella prima metà del Trecento e si è conservato grazie al franamento del materiale soprastante. Ad ogni arcata corrisponde una camera intercomunicante con le adiacenti, in cui l'acqua deposita le eventuali sospensioni. Nell'interno la fontana costituisce un'alta opera di ingegneria di età romana; il cunicolo principale ed bracci provenienti dalla sinistra alti m. 1,70 e larghi m. 0,50 - 0,80, nel primo tratto mostrano pareti in laterizio, con mattoni a sequipedali e con lettere incise; più in profondità compaiono tegolini con impressi i bolli SVL. Numerosi cunicoli sono scavati nella viva roccia senza ausilio di rivestimenti. La fontana è funzionante in ogni stagione dell'anno.
Archivio D'Abruzzo
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