Nella valle del fiume Aterno, a strapiombo su una parete rocciosa, sorge l'Eremo di San Venanzio. All'interno della chiesa si apre una botola da cui parte la Scala Santa, una lunga serie di gradini scavati nella roccia che scende in una grotta sottostante l'antica cella nella quale il Santo, proveniente da Camerino, trascorse in preghiera la sua vita eremitica. A San Venanzio si attribuiscono eventi miracolosi collegati all'acqua; egli infatti avrebbe fatto sgorgare sorgenti dalle rocce ed il suo corpo si sarebbe impresso sulle rocce stesse ammollandole. Lungo il sentiero che parte dall'Eremo e nel rifugio del Santo si rinvengono le impronte del suo passaggio e del suo sostare; il giaciglio conserva le tracce del corpo disteso, altre pietre mostrano la forma del piede, di una mano, di un gomito e così via. Questa particolarità ha conferito al Santo qualità taumaturgiche rigenerative alle quali si ricorre con pratiche litoterapiche. Egli, infatti, dona figli alle coppie sterili, se queste dormono sulla nuda roccia all'interno del luogo Santo; trasmette sollievo e protegge dai dolori di origine reumatica ed articolare, mediante il semplice contatto delle parti malate con la roccia a lui sacre.
A. Gandolfi
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