Al calare della notte, l'ultimo sabato di agosto sul campanile della chiesa della Madonna della Neve, a Rocca di Mezzo si accende una luce. È il segnale dà l'inizio alla gare del Solco diritto. In quel preciso istante, infatti, le squadre partecipanti incominciano a tracciare un solco lungo tre chilometri in direzione della torre campanaria, con l'impegno di concluderlo allo spuntar del giorno, ossia quando il lume posto in cima al campanile verrà spento. Il percorso è contrassegnato da tre luci che indicano i punti di riferimento, mentre ogni squadra è composta oltre che dall'aratore, dall'imbiffatore che indica la direzione con un lume e dagli zappatori che provvedono a ridefinire i bordi del solco. Ovviamente ciascuna squadra ha i suoi sostenitori che, posti nelle vicinanze della chiesa, gridando a gran voce nella notte, indicano ai concorrenti, i movimenti con cui correggere il tiro, invitandoli a spostarsi, a seconda delle necessità, un pelo verso Rocca di Cambio oppure verso Rovere. Alla fine della competizione, che impegna quasi tutti i giovani del paese, una giuria di esperti stabilisce qual è il solco migliore, non solo per la lunghezza, ma soprattutto per quanto concerne la precisione con cui si orienta verso il campanile di Santa Maria della Neve. Secondo la leggenda di fondazione, il rituale deriverebbe dall'assolvimento di un voto fatto alla Madonna dai roccolani per aver protetto il paese da una epidemia di peste che aveva interessato tutta la zona.
M. C. Nicolai "Rivista D'Abruzzo"
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