Si hanno notizie già dal 1277, ma le sue origini si pensa che siano ben più antiche. Oggi la chiesa ci appare nelle vesti della ricostruzione effettuata tra la fine del Seicento e la prima metà del secolo successivo, in occasione della quale venne data alla chiesa l'attuale impronta decisamente barocca. E' completamente in laterizio e sulla sua facciata coronata a timpano si aprono un bel portale in travertino ed un finestrone centrale. Incorniciate al di sopra del portale sono una Doppia Croce costantiniana di Gerusalemme, simbolo della confraternita aprutina e segno di privilegio pontificio, ed una colomba ad ali spiegate, emblema dello Spirito Santo. Sul suo lato destro, inglobato nelle mura della canonica, è uno slanciato campanile a vela, anch'esso in laterizio. L'interno è a tre navate, di cui quella centrale decisamente più grande delle altre due. La chiesa è sormontata da una cupoletta ellittica ed il suo interno è abbellito da stucchi, da dipinti sei-settecenteschi e di altari. In particolare, l'altare maggiore è sormontato da un Crocifisso ligneo trecentesco. Sopra l’ingresso principale, in una cantoria lignea sorretta da mensole e da bussola, con parapetto mistilineo, è un organo a canne costruito nel 1864 dall’ascolano Vincenzo Paci. Gli ultimi lavori di restauro ed ammodernamento della chiesa vennero effettuati tra il 1966 ed il 1969.
F. Mosca "PaesiTeramani.it"
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