Sagra del Canto di Questua
Sant'Antonio Abate è una delle figure principali della religiosità popolare e la sua festa costituisce un punto cardine del calendario contadino che, dopo il solstizio d'inverno, si prepara ad affrontare la luna di primavera, sulla quale il mondo rurale scandisce le opere e i giorni. In questo contesto, in mezzo alle tante feste più o meno autentiche, più o meno motivate che, per questa ricorrenza, animano l'Abruzzo si distingue quella di Cermignano che si propone come un vero e proprio Centro studi di raccolta documentale e dei testi e delle lezioni della rappresentazione drammatica della Leggenda di Sant'Antonio Abate. L'appuntamento dà vita, inoltre, ad una singolare kermesse che anima le vie e le piazze del suggestivo centro storico dalle caratteristiche medioevali, dove, in perfetta sintonia con il vero spirito della festa, non mancano spazi gastronomici, con i cibi tipici della ricorrenza: innanzi tutto le salsicce, di carne, di fegato e i cotechini, in onore dell'attributo più conosciuto di questo Santo, familiarmente detto del porcello, e poi il vino Montonico, frutto di un vitigno che caratterizza la produzione locale della frazione di Poggio delle Rose, ed infine li cillitte de Sand'Andonie, dolce tipico da inzuppare nel vino, per cui si organizza una vero e proprio concorso gastronomico che premia la qualità del prodotto e la creatività dei concorrenti.
M. C. Nicolai "Rivista D'Abruzzo"
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