Santuario Santa Maria dei Lumi
Venne eretto nel 1466 su una collina di fronte al centro abitato. Si trattava della stessa collina che fin dall’anno 1000 aveva ospitato l’antica Grancia benedettina di S. Maria, dipendente dalla vicina Abbazia di Montesanto, ceduta intorno alla metà del 1200 ai Francescani. Il nome del Santuario deriverebbe da un prodigio che sarebbe accaduto più volte nella seconda metà del 1600: nelle zone circostanti si sarebbero viste danzare delle fiammelle disposte ordinatamente. Il Santuario ha nel tempo beneficiato di diversi restauri; l’ultimo in ordine di tempo è stato quello del 1960, in conseguenza del quale il complesso edilizio fu rimaneggiato ed ampliato. Prima ancora c’era stato il restauro di fine 1800, quando gli edifici rimasero seriamente danneggiati a seguito dei combattimenti del 1861 per l’unità d’Italia nel corso dell’assedio alla fortezza borbonica di Civitella da parte delle truppe piemontesi. Accoglie il visitatore un bel portico con sei archi a tutto sesto ben incastonato nella squadrata facciata romanica a coronamento orizzontale. A destra della chiesa, nella zona conventuale, è visitabile un bellissimo chiostro ben tenuto risalente al 1300, formato anch’esso da archi a tutto sesto poggianti su pilastri ottagonali, con al centro la classica cisterna raggiungibile da un pozzo. L’interno della chiesa, di stile rinascimentale, è a due navate, di cui la più piccola, quella di sinistra, è quella originaria dell’antica chiesa benedettina; la navata centrale termina con un’abside dove trovano posto il presbiterio ed un altare ligneo scolpito nel 1922 dal prof. Alessandrini. Dietro di esso fa bella mostra di sè una statua lignea policroma raffigurante una Madonna col Bambino risalente al 1489 e realizzata dallo scultore Giovanni di Blasuccio da Fontavignone (Aq). Popolarmente viene chiamata “Madonna de la piova”, perché il 20 maggio 1779 ed il 27 aprile 1893 si ottenne per sua intercessione una provvidenziale pioggia dopo prolungata e preoccupante siccità. La chiesa presenta la volta interamente affrescata: gli affreschi delle pareti del presbiterio e della cupola sopra l’Altare Maggiore sono stati realizzati nel 1922, mentre quelli della volta della navata principale nel 1949, tutti dal pittore Giuseppe Pauri di Grottammare (Ap).
F. Mosca "PaesiTeramani.it"
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