Eremo San Terenziano

E' un edificio che desta curiosità: sembra un piccolo castello, un palazzo baronale fortificato, sia per le sue mura squadrate e possenti, sia per la sua posizione sulla cima del colle a guardia della strada sottostante. La parte abitativa si articola su tre piani: un piano terra a livello della chiesa, un piano superiore ed uno inferiore, il cui ingresso si apre sul lato a valle dell'edificio. L'ambiente più interessante è senza dubbio quello inferiore, ricavato fra una parete rocciosa ed il muro perimetrale della costruzione: più interessante sia per la maggiore antichità, sia per la presenza di vani scavati nella roccia che ci riportano alla più comune tradizione eremitica. Ancora negli anni venti S. Terenziano era meta, il 1° di settembre, di un affollatissimo pellegrinaggio. Sul piazzale della chiesa si svolgeva un ricco mercato di frutta, pane, vino e di tutto ciò che occorreva per la colazione dei gitanti. Il Santo veniva festeggiato anche in paese con una fiera che si svolgeva dal 30 al 31 agosto. La prima notizia su tale complesso è quella riportata dal Sella relativa al pagamento delle decime dell'anno 1323. Bisogna attendere due secoli perché compaia ancora "S. Terrentiani", nominata insieme ad altre chiese della zona in una Bolla del 1522 del vescovo De Rusticis. La Visita Pastorale del vescovo Tiberi del 1819 ci ricorda che l'altare maggiore era dedicato a S. Terenziano, quelli laterali a S. Monica e S. Marino, e quali erano le mansioni dell'eremita.