Civitella del Tronto

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Abbazia di Montesanto

All’inizio del viale che si percorre a piedi fino al complesso conventuale due angeli marmorei garantiscono buona accoglienza al pellegrino; esso è poi costeggiato da figure simboliche che rappresentano momenti del Vecchio Testamento. Si giunge infine al piazzale dove si affacciano la chiesa ed il convento, di fronte al quale un gruppo marmoreo rappresenta Pietro del Morrone, cioè Papa Celestino V. Da qui il panorama, dovunque si spazi, è bellissimo. La tradizione attribuisce la fondazione dell’Abbazia a San Benedetto Abate addirittura nel 542, prima cioè che fondasse l’Abbazia di Montecassino, ma la prima testimonianza scritta risalirebbe all’anno mille. Nel XIII secolo risultava tra i più importanti del territorio, avendo una giurisdizione molto vasta e godendo di ampia autonomia. Cadde poi in disgrazia alla fine del XV secolo, fino ad essere soppressa nel 1797. A partire dal 1992 dai ruderi rimasti furono gradatamente ricostruiti gli edifici che oggi vediamo. Il complesso è costituito dalla Chiesa di Santa Maria di stile romanico, da un campanile romanico a base quadrata staccato dalla chiesa ed accorpato all’Abbazia e dall’Abbazia vera e propria. La Chiesa è austera e semplice, a navata unica, e la parete di fondo del presbiterio è rettilinea. Sulla chiave d’arco dell’ingresso laterale è inciso un decoro floreale insieme alla data 1622, che probabilmente fu quella di una importante ristrutturazione.
F. Mosca "PaesiTeramani.it"
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