Chiesa Santa Lucia alle Marane

Il popolo, certamente colpito dai notevoli resti romani presenti in S. Lucia, non deve aver impiegato molto per farne la dimora di una maga, rendendo quei ruderi ancor più misteriosi. Il sorgere di una chiesa in quello stesso luogo e soprattutto la presenza eremitica rientrano in un processo normale: l'eremita prende possesso dei luoghi abitati da presenze terrifiche, o comunque pagane, con il preciso scopo di smitizzarle dimostrando così la superiorità del nuovo culto. Oggi la piccola cappella dedicata a S. Lucia occupa un angolo del Casino Pantano, grossa costruzione che si sviluppa quasi interamente ricalcando antiche fondamenta ad opus incertum, chiaramente visibili per buona parte del piano terra e nelle cantine dell'edificio. L'odierna chiesetta è stata costruita nel 1765 dal mercante milanese Domenico Cattaneo e le sue iniziali con la data figurano sul concio di chiave del portale. Alla fine del secolo XVIII la tenuta viene venduta alla famiglia Ricciardi di Campo di Giove che possedeva diversi terreni nella zona. La chiesa precedente, esistente dall'anno 961, di cui non conosciamo l'ubicazione, doveva sorgere, insieme alla parte eremitica, dove gli antichi ruderi davano più abitabilità e riparo. Il primo di gennaio del 1056 l'Ecclesia S. Lucia de le Marane compare in una donazione fatta al vescovo valvense da Ardemano e Drago. Nel 1188 viene nuovamente nominata nella Bolla di Clemente III insieme ad altre chiese della zona, e nel 1376 figura nel catasto di Sulmona.