Chiesa Santa Maria della Croce
Ciò che rimane della vecchia costruzione, oltre al suo muro di valle che con un fronte di 11 metri giunge fino alla stradina, è la parte absidale, i cui resti chiudono dei piccoli vani sotto roccia. Buona parte del corpo della costruzione, quella verso valle, doveva essere scoperta, e costituiva una specie di sagrato della chiesa. E' invece evidente la copertura della parte antistante l'abside dagli scarsi resti che comunque ne lasciano intuire la planimetria. A questo luogo di culto della bella valle del Vasto il popolo di Assergi donò, nel 1525, una vicina cava di pietre per macine da mulino. Il reddito derivante dalla cava doveva servire alla manutenzione della chiesa. Non sappiamo fino a quando la chiesa fu aperta al culto, ma è probabile che il terremoto del 1703, che distrusse moltissimi paesi, causò il crollo anche di S. Maria della Croce. Anticamente, nella notte precedente la Pasqua, una processione partiva da Assergi e si recava, passando per la "Cona", alla chiesetta di "S. Clemente in fratta". Qui si celebrava il mistero della Risurrezione e si prendeva la via del ritorno. La processione, prima di rientrare in paese, si fermava a pregare a S. Maria della Croce.
E. Micati "Carsa Edizioni"
Dove si Trova