Il presepe vivente più noto d'Abruzzo è quello di Rivisondoli che ebbe origine, subito dopo il secondo conflitto mondiale. In seguito, date anche le favorevoli circostanze ambientali, divenne un evento di forte connotazione spettacolare e di richiamo in una zona che proiettava il proprio sviluppo economico sul turismo invernale. La prima edizione fu ideata dal parroco che affidò il ruolo della Madonnina ad una ragazza che si era miracolosamente salvata dalla strage di civili operata dai Tedeschi. Da allora la manifestazione è cresciuta di anno in anno fino a raggiungere le dimensioni attuali che vedono coinvolti residenti e turisti, in veste di personaggi, figuranti, o più semplicemente di figure di supporto all'organizzazione, nella grande kermesse del 5 gennaio. La parte del Bambinello è affidata all'ultimo nato del paese, mente la Madonnina è interpretata da una ragazza scelta in un apposito concorso che si tiene l'8 dicembre. Così ogni anno la sera del 5 gennaio Rivisondoli rivive la sua grande favola e, al di là del dato turistico e commerciale, rinnova una tradizione delicata e gentile che richiama nel piccolo centro spettatori e turisti da tutta l'Italia.
M. C. Nicolai "Rivista D'Abruzzo"
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