Chiesa San Pietro a Spoltino

Il suo impianto originario, più piccolo di quello attuale e trasversale rispetto ad esso, risale probabilmente al IX secolo, ma di quello non rimangono che pochi frammenti rimessi in opera nell’attuale struttura. Nella prima metà dell’800 la chiesa, probabilmente semidiruta, venne acquistata insieme ai terreni circostanti dalla famiglia di Sigismondo Savini, che iniziò successivamente il restauro dell’edificio. Nel 1845 venne aggiunto il corpo di fabbrica della sacrestia e nel 1887 la chiesa venne restaurata. Quasi completamente in laterizio, ha la sua parte più bassa inframezzata da ciottoli di fiume, il che in qualche modo ne certifica la vetustà. Ha copertura a capanna e sulla facciata coronata da timpano si apre il portale sormontato da una lunetta poggiante su semicolonne aggettanti. Più in alto è un finestrone romboidale e, ai suoi lati, sono due nicchie che fanno pensare alla presenza un tempo di altrettante statue. Dalla parete posteriore sorge un campanile a vela che alloggia due campane. Sulla più piccola, realizzata nel 1877, c’è l’iscrizione “S.Pietro MDCCCLXXVII” e reca le iniziali B.S., riferibili a Bernardo Savini (1812-1882), figlio di Sigismondo. Un successivo restauro della chiesa venne portato a termine nel 1932 da Francesco Savini, con l'aggiunta degli arredi sacri e con la realizzazione di affreschi alle pareti, di cui ancora oggi si vedono le tracce. Nella stessa data il campanile venne completato con l’aggiunta di un’altra campana, più grande di quella già esistente, sulla quale c’è la scritta “A spese dei parrocchiani di San Pietro in Selva dei Colli nell’anno MCMXXXII”. L'interno è costituito da un'unica navata coperta da capriate a vista; il presbiterio, rialzato rispetto al resto, ospita l'altare, una statua di S.Antonio e, in una nicchia, una statua di S.Pietro.