Chiesa San Lorenzo Martire
Costruita su contrafforti naturali, fu il centro della vita iniziale della città. L'edificio che oggi osserviamo risale al 1562 ma la prima notizia della chiesa si ha dalla Bolla di Pasquale II del 1112. Stranamente la facciata è semplice e disadorna senza alcun richiamo ai caratteri architettonici della vicina chiesa della Trinità. Il campanile, che richiama nella forma quello della chiesa attigua, venne alzato durante i lavori di ampliamento della chiesa di San Lorenzo, come si legge nell'epigrafe posta sulla stessa torre; successivamente, nel 1737, venne rimaneggiata nella parte superiore. All'interno della chiesa vanno segnalate due interessanti sculture: un'acquasantiera del 1554 e la Fonte battesimale del 1612. Artisticamente degno di nota è l'altare maggiore realizzato da Nicodemo Mancini da Pescocostanzo nel 1745-46. Interamente realizzato con marmi policromi nasce dall'accostamento di minute tarsie, ricami e colori variamente e armonicamente intrecciati attorno allo stemma con le tre Torri e corona ducale simbolo del comune di Popoli. Degno di particolare nota per la finezza è la ricchezza degli intagli e il Coro in legno opera dei fratelli intagliatori Rosario e Venanzio Bencivenga da Raiano (1700-1760). Tra le opere d'arte custodite nella chiesa non va dimenticata la tela della Madonna con Bambino tra i Santi Paolo e Pietro posta nell'abside e quella raffigurante la Madonna di Costantinopoli (un tempo sull'altare della famiglia Zecca, oggi in attesa di essere riposizionata) attribuita al maestro Leonzio Copassino.
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