Chiesa Madonna delle Grazie

In origine chiesa tipicamente rurale, come si evince dalla struttura e dalla posizione, venne costruita nel 1576 grazie alle offerte dei contadini che, devoti alla Vergine, "Madre della Grazia", la scelsero a tutela dei loro campi. L'edificio, restaurato nel 1802 e nel 1915, si presenta con una raffinata facciata in pietra in stile rinascimentale con portale timpanato e oculo centrale decorato con una cornice ad ovuli. Internamente l'altare maggiore, ricco di intarsi fantasiosi, è un eccezionale esempio di scultura lignea del 1600. Due coppie di colonne, una tortile e l'altra scanalata, sormontata da eleganti capitelli in stile corinzio, sorreggono un archivolto spezzato dominato nella parte alta da un timpano modanato. La cimasa racchiude, nello spazio contenuto tra il timpano e le due parti di archivolto, la tela dell'Eterno Padre (XVIII secolo). Un'opera molto originale, di ottima fattura, in particolare sorprendente per le affinità con un gusto tipicamente michelangiolesco evidente nella scelta dei colori e nella tipizzazione del volto e dei gesti. Le pareti dell'unica navata sono decorate con opere di pittura su tela attribuite a maestranze abruzzesi. A sinistra dell'ingresso sono il Martirio di San Bartolomeo (prima metà del XVII secolo), Sant'Emidio che protegge dai terremoti, ed il clipeo con San Bonifacio, mentre a destra dell'ingresso si osservano San Francesco di Paola taumaturgo calabrese (XVII secolo), Sant'Anna, protettrice del quartiere, rappresentata mentre insegna la lettura del Libro Sacro alla Vergine (primi decenni del XVII secolo) ed il clipeo raffigurante l'Arcangelo San Raffaele (inizi ‘800).