Nel Medioevo, i mulini ad acqua erano fondamentali per l'attività umana in Abruzzo ed il loro possesso era garanzia di ricchezza e potere. In particolare lungo la Valle del fiume Foro, nel territorio di Pretoro, già nel 1120 il Feudatario e la Chiesa si disputavano rispettivamente il diritto sulle acque ed i profitti della molitura. Si possono ancora vedere i resti di due "fabbriche" scolpite nella roccia che, per la loro architettura, sono molto simili agli eremi abruzzesi. Sono veramente interessanti per le loro grandi dimensioni come esempi di archeologia industriale da valorizzare nell'area della Valle del Foro che è già dotata di bellezze ambientali.
E. Visci
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