Nel periodo più critico dell'anno, per la trasmissione delle influenze ed infiammazioni delle vie respiratorie, viene celebrata la festa di San Biagio, protettore dal mal di gola. Anche a Francavilla i fornai impastano ciambelle sia dolci, che con l'anice: detti "tarallucce de Sande Biesce", che i devoti riportano a casa per farli mangiare, soprattutto, ai bambini e preservarli così da queste malattie stagionali. In una contrada fuori paese, una piccola chiesetta dedicata a questo santo, la mattina del 3 febbraio (o la domenica più vicina), si riempie di fedeli e di bancarelle che vendono taralli di tutti i tipi. Durante la messa il sacerdote unge la gola dei fedeli e incrociandovi sopra due candele, benedette il giorno della Candelora, pronuncia la formula di protezione del santo. I contadini più esperti ed anziani osservano l'andamento climatico, durante questa giornata e quella precedente la Candelora, allo scopo di trarre auspici metereologici relativi al periodo successivo.
A. Gandolfi
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