Civitella del Tronto

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Grotta Sant'Angelo

Salendo dei gradini si entra, oltrepassato un portale in pietra e dopo aver percorso uno stretto corridoio, nella Grotta di Sant’Angelo. Si tratta della cavità naturale più conosciuta ed importante dei Monti della Laga, dedicata al culto di San Michele Arcangelo e portata all’attenzione del mondo verso la fine dell’Ottocento dal medico archeologo di Castelli Concezio Rosa. Si tratta di una grotta alta circa trenta metri e larga altrettanto, per una larghezza di circa quindici metri la cui destinazione per scopi religiosi è evidenziata dalla presenza, addossati alla parete di fondo e quasi accostati, di due altari. Uno di essi è alto quasi quattro metri, mentre dell’altro rimane solo la lastra della mensa, poggiata su una colonnina in mattoni. Su una delle due lastre è inciso “A.D. MCCXXXVI-VI KALENDAS IULII – MAGISTER PETRUS SOLITI”. Sulla destra si apre una enorme finestra naturale, raggiungibile salendo diversi scalini, che si apre sulla vallata del Salinello che va verso il mare. In corrispondenza del corridoio d’ingresso c’è un altro ambiente, non grande, che costituiva l’Eremo vero e proprio; in esso sono ancora visibili solo alcuni muri e la zona che era destinata a cucina, contraddistinta dalla bocca annerita di un forno.
F. Mosca "PaesiTeramani.it"
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