Chiesa San Mariano e San Giacomo
Nel luogo dove un tempo c’era la cappella dell’antico Convento carmelitano, fondato nel 1605 ed oggi non più esistente. Si tratta di un edificio con copertura a capanna e facciata a coronamento orizzontale. In corrispondenza di quest’ultima sorge un campanile a vela che sorregge una campana. Sulla facciata si apre un portale con cornici in pietra risalente alla fine del XVI secolo sormontato da una lunetta, all’interno della quale trova posto un bassorilievo con la raffigurazione dei Santi cui la chiesa è consacrata ai lati dell’imperatore romano Valerio. Un grande finestrone rotondo al di sopra della lunetta dà luce all’interno. La parete esterna sinistra è caratterizzata da un rinforzo a scarpa. L’edificio è rimasto danneggiato dal terremoto del 6 aprile 2009 e dichiarato inagibile con Ordinanza del Sindaco n. 4284 del 24/04/09; successivamente è stato restaurato, portando anche a compimento il rifacimento del tetto, ed oggi è completamente riaperto al culto. All’interno, l’unica navata è sormontata da un bellissimo soffitto ligneo barocco, benché bisognevole di restauro, completamente dipinto al cui centro si trova la Madonna del Carmine contornata da angeli, ai cui piedi il fondatore dell’Ordine dei Carmelitani riceve in dono lo scapolare. Nel resto del dipinto vengono attuate soluzioni prospettiche di grande effetto e vi sono raffigurati motivi e personaggi connessi con l’Ordine dei Carmelitani. Sopraelevato di un gradino rispetto alla navata e separato da questa da un grande arco a tutto sesto si trova il presbiterio, sormontato da una cupola con volta a crociera anch’essa affrescata. Sull’altare trova posto un Tabernacolo barocco ed alla parete una grande tela raffigura una scena religiosa con la centro la Madonna del Carmine. Ai piedi di un altare laterale si trovano il braccio reliquiario di S.Mariano risalente al 1778 ed il busto reliquiario dello stesso Santo. Molto interessanti alcuni particolari presenti in abitazioni del paese, tra cui un bellissimo portale in pietra risalente al 1500 che era posto all’ingresso di un edificio appartenuto forse ad una famiglia nobile del luogo.
F. Mosca "PaesiTeramani.it"
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