La sua costruzione si fa risalire ai primi decenni del Cinquecento. In quel periodo furono molte le chiese erette in onore di S.Rocco per manifestare la devozione a questo santo, protettore dalle epidemie e dalle malattie gravissime, in particolare dal terribile flagello della peste. E' una costruzione in laterizio con copertura a capanna il cui portale d'ingresso è preceduto da un piccolo portico sostenuto da due colonne in mattoni. Dalla parte centrale del tetto si innalza un campanile a vela che ospita una campana. L'interno è costituito da un'unica piccola aula. Inizialmente, la chiesa veniva utilizzata come luogo per il seppellimento degli appestati, in casi eccezionali anche per coloro che perivano di morte violenta, come risulta dai registri parrocchiali. Sono ancora esistenti due fosse, una più ampia dove venivano sepolti uomini e donne, l’altra adoperata per i cadaveri infetti nel periodo di epidemie, ma anche per riporvi le ossa quando era necessario ripulire e disinfettare la tomba più grande, furono usate fino al 21 novembre del 1838 quando, il delegato apostolico ordinò la realizzazione di un cimitero. Nel 1852, con disposizioni del Regno di Napoli, la chiesa di San Rocco divenne il luogo ufficiale di tumulazione nonostante le reiterate ingiunzioni dei Prefetti a realizzare un luogo idoneo al di fuori del centro abitato, almeno fino all’ottobre del 1880, quando entrò in funzione l’attuale cimitero.
F. Mosca "PaesiTeramani.it"
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