Probabilmente nacque come luogo di ritiro per i monaci di S. Liberatore, per poi divenire una grancia della Badia, dove si curavano gli interessi agricoli e pastorali della stessa. Non abbiamo elementi che ci consentano una sua sicura datazione, e dobbiamo limitarci ad ipotizzare che il luogo di culto sia nato nel lungo arco di tempo che va dall'XI al XIV secolo, epoca fiorente per la Badia e per tutta la vita religiosa della Majella. Le popolazioni locali si recano all'Eremo il 12 Giugno percorrendo il sentiero lungo il quale, secondo la tradizione locale, il Santo aveva lasciato le proprie impronte impresse sulla roccia. All'interno della grotta, dietro l'altare, non รจ raro vedere i fedeli coricarsi nella "Culla di Sant'Onofrio": con l'antico rito della litoterapia i devoti curano i mali di pancia e le febbri ostinate.
E. Micati "Carsa Edizioni"
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