Santuario del Volto Santo
Si narra che un misterioso pellegrino giunto in paese in un giorno imprecisato del 1506, recatosi nella chiesa di San Nicola di Bari con il dottor fisico Giacomo Antonio Leonelli, gli consegnò un velo riproducente le sembianze del Volto di Cristo. La reliquia restò di proprietà della famiglia Leonelli e dei suoi eredi fino al 1618, quando fu acquistata da Donatantonio de Fabritiis che, vent'anni dopo, la donò al convento dei Frati Minori Cappuccini. Dopo un attento restauro eseguito da frate Remigio da Rapino, di cui le cronache lodano l'amorevole pazienza, il Sacro Velo fu posto in una preziosa teca esposta sopra l'altar maggiore. Da quel momento la Reliquia attirò l'interesse e la devozione delle popolazioni circostanti, tanto che l'afflusso dei pellegrini assunse notevoli dimensioni. I Padri cappuccini credettero opportuno, pertanto affidare al teologo padre Donato da Bomba il compito di iniziare una accurata ricerca sulla Sacra Immagine, al fine di diradare il fitto mistero che ne avvolgeva la provenienza. Le indagini furono esposte in una Relazione Istorica che evidenziava i caratteri miracolosi della Reliquia.
M. C. Nicolai "Rivista D'Abruzzo"
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