In corso Alessandrini, è fra i più importanti edifici del Barocco pennese, frutto dei rifacimenti effettuati nel 1733 su una preesistente chiesa bizantina del XIII secolo. La facciata, tutta in mattoni a vista, con due ordini di colonne in laterizio sovrapposte, svetta verso l'alto in modo elegante e sinuoso, caratteristica sottolineata dalla sezione centrale lievemente concava. A navata unica, possiede decorazioni di stampo neoclassico, una tela anonima raffigurante Sant'Omobono (XVIII secolo) ed un grande dipinto con l'Annunciazione. Da questa chiesa, dove si conserva anche una pregevole scultura lignea raffigurante il Cristo deposto (XVII secolo) ed un artistico Covertone del Cristo morto in velluto nero ricamato in oro e argento, su disegno di Salvatore Colapietro, dal 1570 prende il via la Processione del Cristo morto che si tiene il Venerdì Santo.
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