Fu gestito dall’Ordine benedettino e dipendeva direttamente dall’Abbazia di Montecassino. Durante il vescovato di Francesco Chierigatto (dal 1522 al 1539), il monastero venne chiuso in quanto, narra la tradizione popolare, vi avvennero leggendarie vicende peccaminose che coinvolsero le sue suore ed i monaci di S.Pietro ad Azzano. Qualcuno più prosaicamente ha avanzato l’ipotesi che forse il monastero stava acquisendo così tanta importanza da oscurare la preminenza vescovile. E così nel 1530, mentre era governato dalla badessa Carmosina, il convento venne soppresso e le monache trasferite nell’omologo Convento di San Giovanni a Teramo. Successivamente il portale in pietra e la campana vennero riutilizzati nella costruzione della chiesa di S.Giovanni Battista nella vicina Pastignano. Dell’antica costruzione, costituita probabilmente da una chiesa a tre navate con annesso convento, non restano oggi che pochi ruderi, tracce delle fondamenta, alcuni resti delle mura perimetrali e di una torre, forse l’antico campanile.
F. Mosca "PaesiTeramani.it"
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