Pianella

Pianella sorge sulle colline pescaresi tra il fiume Tavo e il torrente Nora ed ha un'origine antica che risale al mesolitico e al periodo italico-romano. Chiamata con il nome di Plenilia, da plena "terra fertile" poiché ricca di foraggi e di ulivi, è stata invasa ed occupata prima dai Romani, poi dai Longobardi e dai Franchi. Nel XIII secolo, l'imperatore svevo Federico II, fece restaurare il castello. Gli Angioini e gli Aragonesi trasferirono a Pianella alcune famiglie di baroni, di nobili e proprietari terrieri. Gli Aragonesi, con Alfonso d'Aragona, favorirono la transumanza delle greggi, rafforzarono il culto di S. Michele Arcangelo, legato ai guerrieri longobardi e alla pastorizia, che iniziava l'8 maggio e terminava il 29 settembre con lo svolgimento della "Fiera di S. Michele". Nel XVI sec. divenne poi Terra dei Francesi. Sotto gli Spagnoli, Pianella sviluppò l'edilizia residenziale con la costruzione di molti palazzi gentilizi, posti all'interno della cinta muraria del borgo fortificato. Nel 1773 il re di Napoli, Ferdinando IV, concesse a Pianella il titolo di "Città Regia". Nella città di Pianella, al governo delle famiglie borboniche, seguirono gli Austriaci e i Francesi, fino al 1860 quando arrivarono i Piemontesi che unificarono l'Italia.