Chiesa San Rocco

Le origini della chiesa sono difficili da ricostruire. Anche se le prime notizie ufficiali si hanno nel 1568, il culto di questo santo deve essersi diffuso forse già nel XIV secolo, quando la terribile epidemia di peste del 1363 mieté numerosissime vittime anche a Tornareccio. Del resto, la collocazione al di fuori dalle mura di cinta fa supporre che la cappella fosse affiancata da un luogo di ricovero e di cura: non a caso nel 1918, durante l’epidemia di febbre spagnola, nei pressi della chiesetta fu costruito un lazzaretto, in quello che da sempre era considerato un luogo di degenza sufficientemente lontano dal centro abitato. La chiesa ha lo stesso impianto di quella originaria, ma la facciata è stata restaurata agli inizi degli anni Trenta. L’interno è semplice e assai luminoso. L’altare maggiore, al temine dell’unica navata, è sovrastato dalla statua di San Rocco. Ai lati, le statue di San Francesco d’Assisi e Santa Rita da Cascia, molto venerati in paese. La chiesa custodisce anche una meravigliosa via crucis del grande maestro Aligi Sassu, donata da Alfredo Paglione, il mecenate originario di Tornareccio.