Chiosco Convento San Francesco

I lavori di riedificazione e trasformazione della chiesetta di San Siro presero avvio nel 1276, quando la contessa Tommasa di Palearia consentì ai francescani, stanziati nel contado, di trasferirsi in prossimità dell'abitato, occupando l'antico edificio di culto da loro subito dedicato al santo di Assisi. Nel corso del '300 il complesso monastico assunse notevole rilevanza nel contesto urbano, grazie soprattutto alle elargizioni della famiglia Orsini, che nel frattempo era subentrata ai Palearia nel dominio di Guardiagrele. Intorno al 1340, infatti, Napoleone I Orsini donò ai francescani le reliquie di San Nicola Greco, mentre successivamente il nipote Napoleone II arricchì ed abbellì il tempio, disponendo tra l'altro di essere sepolto nella cappella di San Leone: ancora esistente sul lato destro della chiesa alla metà del '600 (e descritta nella cosiddetta Relazione Innocenziana), decorata da affreschi e con un altare "tutto di porfido", fu demolita nel corso delle ristrutturazioni del XVIII secolo.