Si tratta di una struttura edificata su un preesistente Oratorio risalente al 1480, sorto in conseguenza della miracolosa apparizione della Madonna nei pressi di un ontano (alnus in latino) avvenuta il 18 maggio di quell'anno, con significative analogie con l'apparizione della Madonna di Cartecchio nel 1512 e quella della Madonna dello Splendore a Giulianova nel 1557. Dell’antica chiesa rinascimentale rimane soltanto il portale in pietra, sul cui architrave è ancora ben leggibile l’epigrafe “Societas Rosarii erigendum curavit A.D. 1592”, a stigmatizzare che a curarne la costruzione fu la Congregazione del Santissimo Rosario. La facciata così come oggi la vediamo e le decorazioni all’interno risalgono ad una ristrutturazione avvenuta nel 1750, mentre il campanile in mattoni fu costruito nel 1810. L’interno è a navata unica attraversata da un transetto. La zona presbiteriale è sopraelevata di un gradino ed in essa trova posto un bell’altare in marmo sul fronte del quale fa bella mostra di sé una raffigurazione dell’apparizione della Madonna dell’Alno. Alle spalle dell’altare è di particolare pregio la pala della Madonna del Rosario, ritratta tra San Domenico e San Nicola di Bari, realizzata da Pasquale Rico di Montereale risalente alla prima metà del Settecento. Rilevanti sono anche un’acquasantiera del XVII secolo, un reliquiario ligneo del XVIII secolo e vari dipinti sei-settecenteschi. Appena sopra l'acquasantiera si trova, incastonata nel muro, la placca con la Croce delle Indulgenze concessa nel 1901 da Papa Leone XIII.
F. Mosca "PaesiTeramani.it"
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